Oggi più che mai, avere un sito web è fondamentale per costruire la presenza online di aziende o liberi professionisti. Un sito ben posizionato rappresenta una vetrina digitale dei servizi e prodotti offerti, che permette di aumentare il bacino di clienti e ottenere un numero maggiore di conversioni. Per questa ragione, sempre più persone cercano di posizionare il proprio sito e sempre più professionisti si propongono per farlo. Quali competenze bisogna però cercare in un SEO specialist?
Ormai chiunque abbia un’attività conosce l’importanza di farsi trovare online (l’ottimizzazione SEO, appunto). Solo pochissimi sanno però a chi rivolgersi e cosa possono pretendere da un professionista. Questo articolo serve proprio per fare chiarezza in merito, sia per chi cerca uno specialista sia per chi vorrebbe diventarlo.
Come si diventa SEO specialist?
Come accennato in un articolo della SEO specialist Lucia Zambrano, molte delle persone che oggi fanno SEO hanno iniziato altrove. C’è chi ha scoperto l’ottimizzazione per i motori di ricerca realizzando siti; chi vi si è avvicinato scrivendo articoli per il web, magari per agenzie o per consulenti già formati. I percorsi sono quindi vari e tutti potenzialmente validi.
Ciò che accomuna tutti gli aspiranti SEO è la passione per la comunicazione web. Da qui le strade tendono a uniformarsi e quasi tutti seguono questo percorso.
- Creare uno o più siti internet, per sé o per altri.
- Leggere articoli e libri scritti da specialisti, molti dei quali sono in lingua inglese.
- Sperimentare le tecniche imparate, usando sulle prime tool gratuiti e poi passando a quelli a pagamento.
- Seguire corsi e seminari tenuti da professionisti accreditati.
- Tenersi sempre aggiornati.
Gli algoritmi dei motori di ricerca sono in continuo mutamento, quindi un SEO specialist serio darà un’enorme importanza all’ultimo punto, indipendentemente dal background. In questo campo, infatti, le competenze tendono a invecchiare velocemente.
Cosa deve saper fare un consulente SEO
Indipendentemente dalla propria formazione, tutti i consulenti SEO devono avere queste competenze minime, per essere in grado di fare il proprio lavoro al meglio.
- HTML e CSS base, necessari per formattare articoli e testi nel modo giusto.
- CMS base, per individuare eventuali problematiche che potrebbero ostacolare il buon posizionamento del sito.
- Proprietà di linguaggio e scrittura persuasiva. Non sempre il SEO è colui che scrive i testi, ma dev’essere sempre in grado di valutare il copy scritto da altri.
- Strategie di comunicazione, perché l’ottimizzazione per i motori è molto più complessa della ricerca di parole chiave ad alto volume.
- Tool di analisi, per valutare l’andamento dei siti che gestisce.
- Analisi della concorrenza e dei siti di settore, sia per monitorare le strategie dei competitor sia per reperire link e guest post.
A queste competenze si aggiungono una costante voglia di imparare e di mettersi in gioco, nonché la capacità di gestire eventuali collaboratori.
SEO On Page: cosa tenere in considerazione
Quale scopo hanno le competenze viste sopra, nei fatti?
La SEO (Search Engine Optimization) è l’insieme delle tecniche per ottimizzare un sito web e migliorarne il posizionamento nella SERP. La SEO On Page si riferisce all’ottimizzazione degli elementi che si trovano all’interno della pagina web di un sito: titoli, meta, URL, testi, descrizioni e didascalie dei contenuti multimediali, link interni, ma anche leggibilità e usabilità della pagina stessa.
Guidati da keyword e lunghezze massime e minime di titoli e meta description, si possono migliorare gli aspetti che portano a un buon posizionamento. I fattori da considerare quando si pianifica una strategia SEO On Page sono contenuti, user engagement, struttura tecnica del sito, link building e responsivity mobile.
Contenuti e tag: perché sono importanti
I contenuti sono fondamentali per l’ottimizzazione di una pagina web e rappresentano il primo passo per migliorare la SEO On Page di un sito. Quando si scrivono dei contenuti si deve considerare la psicologia dell’utente e intercettare il “search intent”, cioè le intenzioni di ricerca, usando keyword ben studiate. Per migliorare questo aspetto, è necessario trovare le parole chiave che descrivono il prodotto/servizio e possono intercettare il search intent, verificarne la presenza nella SERP e comprendere quali sono le keyword secondarie e correlate, così da poterle usare per contenuti più appetibili per i motori di ricerca.
Anche la struttura della pagina web è soggetta a miglioramenti e un ruolo importante è svolto dai tag SEO, come title e header, che organizzano le informazioni da fornire a utenti e motori di ricerca, così che siano scansionabili più facilmente. Le keyword principali dovranno apparire in tag title, slug URL e titoli di pagina, mentre l’uso delle keyword correlate è consigliato negli header, cioè le sezioni H2, H3 o H4.
User engagement
La user engagement fa riferimento alle metriche da valutare per capire se la strategia SEO On Page applicata sia efficace. Tra queste, ci sono le pagine per sessione, la frequenza di rimbalzo o bounce rate, è il Click-Through Rate (CTR). Questi parametri dipendono dai motori di ricerca e dal comportamento dell’utente: l’obiettivo è intervenire in ottica SEO per aumentare l’interazione e l’engagement degli utenti sul proprio sito web.
Il numero di pagine per sessione, cioè quelle visitate da un singolo utente prima di abbandonarlo, permette di comprendere quali sono gli eventuali errori nel sito che portano l’utente a ignorarlo. La frequenza di rimbalzo indica la soddisfazione degli utenti su una landing page: più è alta, meno la pagina crea engagement. Analizzando le pagine con bounce rate elevato, si capiscono gli aspetti su cui intervenire per migliorare anche le pagine per sessione.
Infine, il CTR è la prima interazione che un utente ha con il sito web. Quando questo valore è basso, significa che l’utente non ha trovato interessanti per la sua ricerca la meta description e il title tag che appaiono in SERP.
Struttura tecnica e link building
Un’analisi SEO On Page deve tenere conto della struttura tecnica del sito e delle attività di link building. Un sito che si carica lentamente, che non è responsive per i dispositivi mobili, dove le pagine non sono scansionabili dagli spider dei motori di ricerca e non rispettano il protocollo HTTPS che garantisce la sicurezza delle transazioni, abbassano il posizionamento nella SERP.
Anche i link sono importanti per l’ottimizzazione del posizionamento, dato che guidano l’utente e gli spider dei motori di ricerca nei percorsi immaginati con la SEO. Per questo motivo, un broken link che porta a Error 404 danneggia il sito. Utilizzare una giusta attività di link building significa migliorare la navigabilità del sito e aumentare l’autorevolezza agli occhi degli algoritmi dei motori di ricerca, che lo premieranno con una posizione più alta nella SERP e maggiore visibilità per il brand.
Scrivere per il web: come creare testi funzionali
Scrivere per il web è un’attività che deve essere svolta da chi conosce le regole del gioco che in parte coincidono con la conoscenza della lingua italiana. La grammatica è importante, la sintassi è la base di partenza. Non basta saper scrivere un articolo di giornale o un comunicato stampa. Qui si parla di blog post, landing page, email marketing.
Concentrarsi su pubblico e target
Scrivere per il web significa scrivere per il lettore. Quando si programmano dei contenuti bisogna rispondere alle domande del pubblico. Il contenuto di qualità ruota intorno al rispondere a una domanda del lettore.
Definire un tone of voice
Il tone of voice è lo stile che si usa per scrivere, ma soprattutto l’insieme di valori che si trasformano in testo. Per creare un tono di voce bisogna studiare anche il target, analizzando ciò che già si trova online.
Uscire dagli schemi della scrittura
Ogni tanto è bene pubblicare un articolo in grado di rompere gli schemi. Partendo da un calendario editoriale e un’attività costante di pubblicazione, è infatti possibile interrompere la normale sequenza di articoli con un post dal taglio e dai contenuti diversi.
SEO copywriting
L’analisi del pubblico dovrebbe essere un passaggio utile per definire una buona keyword research, base di partenza per il tuo lavoro di SEO copywriting.
Questo significa che si possono ottenere buoni risultati nel posizionamento sui motori di ricerca grazie a come si usano le parole. Il segreto è organizzare le informazioni nei testi nel miglior modo possibile.Le ricerche che le persone fanno sul web si dividono in informazionali, transazionali e navigazionali. Scrivere per il web vuol dire prendere in considerazione l’intento di ricerca, ovvero la reale esigenza che si trova dietro la query.